Regia: Icìar Bollaìn
Tipologia: Violenza familiare
Interpreti: Luis Tosar, Laia Marull, Candela Pena, Rosa Marìa Sardà
Origine: Spagna
Anno: 2003
Trama: La vicenda si svolge in Spagna nella graziosa cittadina di Toledo. Pilar è una buona moglie, fedele, attenta ai propri cari e alla propria casa, ha anche un lavoro che le piace. Il marito sarebbe un buon marito se non avesse deciso che Pilar è: “una sua cosa”, la ama, anzi la adora ma ne è gelosissimo. La sua gelosia si manifesta nelle maniere più brutali anche in presenza del loro bimbo.
Pilar ha una madre vedova che ha rinunciato a suo tempo e vive ancora di sogni, la sorella Ana invece è più emancipata: ha viaggiato e sta per sposare un ragazzo scozzese.
Ana tenta di convincere Pilar a lasciare il marito dopo l’ennesima violenza subita, non ci riuscirà, Pilar ama troppo Antonio. Antonio, nonostante tenti la terapia psicologica, non riesce a superare la sua mania di possesso. Soltanto una grandissima violenta umiliazione, più che le violenze fisiche, faranno sì che Pilar alzi la testa si guardi dentro e realizzi cosa vuole essere e cosa vorrà diventare, decisa a non far calpestare i suoi sogni da nessuno.
Recensione: Ti do i miei occhi non è un’invocazione, né un gemito, ma il calore di un occhio che non si basta più. Esige un mondo, un corpo da toccare, un respiro da sentire, un sogno da rifare.
Premiato al 51mo Festival Internazionale del Cinema di San Sebastian (2003).
Vincitore di 7 premi Goya tra cui miglior attore (Luis Tosar) e miglior attrice (Laia Marull).