Si parlerà di Giustizia riparativa, insieme alla Prof.ssa Patrizia Patrizi, alla Prof.ssa Susanna Vezzadini e al Dott. Gianluigi Lepri, nel corso dell’ultimo seminario del master per il 2017. Appuntamento Venerdi 15 Dicembre, a Ferrara.
Il master chiude le attività in presenza del 2017 con il seminario “La giustizia riparativa”, che si svolgerà in Via Paradiso 12, presso l’ Aula Magna Drigo dell’ Università di Ferrara, dalle ore 16 alle ore 19, il prossimo Venerdi 15 Dicembre
Tema portante dell’incontro, che si svilupperà su tre ambiti principali, è, come facilmente intuibile nel titolo, quello della giustizia riparativa e di comunità.
Nella prima parte la Prof.ssa Patrizia Patrizi illustrerà il paradigma della giustizia riparativa, approfondendone valori, criteri, principali sviluppi in ambito internazionale e specificando la differenza fra il paradigma e le possibili declinazioni operative. La giustizia riparativa, infatti, può avere accezioni, declinazioni e traduzioni pratiche molto diverse. I percorsi di riparazione, però, nascono sempre dall’ attivazione di un dialogo e di un incontro costruttivo sugli effetti distruttivi del reato, con l’obiettivo condiviso di promuovere responsabilità individuali e collettive e di reintegrazione di autori/autrici e di vittime. Modificano la prospettiva tradizionale della giustizia penale intesa come luogo della privazione della libertà, della coercizione. La ridisegnano alla luce del diverso significato assegnato alla risposta al crimine e alla sua prevenzione. Fondamentale è il passaggio da una visione reattiva a una prospettiva pro-attiva, promozionale. La giustizia riparativa si realizza, come mettono in evidenza esperienze recenti, con la partecipazione di tutti gli attori della comunità, con il coinvolgimento diretto delle persone detenute, dell’amministrazione locale, delle scuole, dell’Università, di cittadine e cittadini e delle associazioni presenti in un territorio. Nella seconda parte Verrà quindi descritto, dal Dott. Gian Luigi Lepri, un modello denominato Co.Re. (Comunità di Relazioni Riparative ) elaborato dal gruppo di ricerca in psicologia sociale e pratiche riparative dell’Università di Sassari, cui afferiscono allieve e allievi della Scuola romana di psicologia giuridica (Associazione PsicoIus). Si tratta di un modello in progress, in via di sperimentazione a Tempio Pausania con il coinvolgimento dei rappresentanti di diverse istituzioni, cittadine e cittadini, volontari/e e detenuti che insieme partecipano alla costruzione di nuove forme di welfare comunitario ad approccio riparativo. In questo modello la comunità è il luogo nel quale si possono promuovere stili di vita e di relazione orientati al benessere della persona e della collettività e alla pace.
Nella terza parte la Prof. ssa Susanna Vezzadini illustrerà i risultati di una ricerca condotta presso il TM dell’ER, con riguardo ad alcuni fascicoli penali relativi a reati sessuali che coinvolgevano minorenni (come autori, naturalmente, ma anche come vittime – spesso coetanei) per i quali i giudici dei vari collegi – dibattimentali e GUP – hanno disposto, entro la MAP, percorsi riparativi e di mediazione penale. L’obiettivo dell’ indagine condotta dalla Prof.ssa Vezzadini- che ha potuto avvalersi, in qualità di GO all’interno di quei procedimenti, sia dell’analisi qualitativa dei contenuti dei fascicoli processuali, dei dispositivi prodotti ed altresì dell’osservazione partecipante – è stato quello di definire, analizzare ed elaborare concettualmente i criteri orientativi e di metodo che hanno indirizzato in tal senso le scelte dei giudici minorili.