Regia: Bruce Beresford
Genere: Drammatico
Tipologia: Violenza familiare, Diversità, Diritti dei minori
Interpreti: Liv Tyler, Richard Dreyfuss, Linda Hamilton, John Lithgow, Ben Faulkner
Origine: Usa
Anno: 1994
Trama: Jake Rainer è un bravo e assai noto psichiatra infantile specializzato nell’autismo. Accade, purtroppo, che uno dei suoi piccoli pazienti si suicida. Rainer nonostante l’amorevole e continuo sostegno della moglie Karen, non si dà pace e abbandona la professione ritirandosi a vita privata. Anche il suo menage coniugale va in crisi irrimediabilmente. Un giorno lo contatta lo sceriffo Mitch Rivers che è alle prese di un complicatissimo duplice omicidio. L’unico testimone è Tim, un bambino autistico, figlio dei coniugi Warden assassinati, trovato con un grosso coltello accanto ai cadaveri. Rinchiusa in un armadio sporca di sangue c’è anche Silvie, la sorella maggiore di Tim. Silvie ha diciotto anni e, in preda allo choc, anch’ella, come il fratellino, non riesce a ricordare nulla e a dare alcuna spiegazione su quanto accaduto. Rainer, con riluttanza accetta l’incarico. A differenza del collega Rene Harlinger, che usa metodi meno scrupolosi e molto più duri e violenti dei suoi, un poco alla volta, con modi affettuosi e rassicuranti, riesce ad ottenere la fiducia e le confidenze di Tim. L’assassina è Silvie. Ha ucciso i genitori perché da tempo violentata dal padre. L’ha fatto in difesa del fratello in un tentativo della medesima violenza. Anche Rainer rischia di essere assassinato da Silvie quando finalmente la verità si fa strada.
Recensione: Rosso d’autunno, il cui titolo originale è Silent Fall, diretto dall’australiano Bruce Beresford trasferitosi ad Hollywood con scarso successo, è un dramma psicologico con le caratteristiche di un vero thriller. La sceneggiatura è di Akiva Goldman, figlio di due psichiatri specializzati in traumi infantili e dedito alla scrittura di storie intrise di psicanalisi.Nonostante la critica non lo giudichi positivamente, il film ha avuto la nomination per l’Orso d’oro al Festival di Berlino. La trama è quella di un giallo con molti luoghi comuni e scontati: un omicidio consumato nel giorno di una particolare ricorrenza (Halloween), difficili e complicate indagini, un minore con problemi (autismo) per testimone, uno psichiatra tormentato e geniale, un’adolescente ambigua, il colpo di scena finale con tanto di segreto di una famiglia benestante. Anche se poco convincente e coinvolgente, il film dello Beresford mette in scena alcuni dei problemi che pervadono (in modo trasversale, nelle diverse aree sociali e geografiche) la società contemporanea ad iniziare da quello scientifico (Rainer-Harlinger) alle prese con il trattamento dell’autismo a quello di famiglie disfunzionali in cui si consumano ogni tipo di maltrattamento, abusi e violenze e che diventano, spesso, nelle fragili menti adolescenziali, causa di gravi ed indelebili disagi e disturbi sfocianti inevitabilmente in terribili tragedie.
A. C.