Regia: Barry Jenkins
Genere: Drammatico
Tipologia: Bullismo, Differenze di genere, Disagio minorile
Interpreti: Alex R. Hibbert, Ashton Sanders, Trevante Rhodes, Mahershala Ali, Naomie Harris
Origine: USA
Anno: 2016 (uscita Febbraio 2017)
Trama: Miami. Little ha dieci anni ed è il bersaglio dei bulli della scuola. Sua madre si droga, e lui trova rifugio in casa di Juan e Teresa, dove può parlare poco ma sa che può trovare le risposte alle domande che più gli premono. Nero fra soli neri, dei suoi coetanei non condivide l’atteggiamento aggressivo, l’arroganza che indossano fin da piccoli. Chiron è questo il suo vero nome non è un duro, ma nemmeno un debole. È gay e, anche se non lo dice, non sa essere chi non è, non sa e non vuole adeguarsi, così si ribella e finisce in prigione. Quando esce, Black è diverso, cambiato, apparentemente un altro, ma sempre lui.
Recensione: Vincitore del Golden Globe 2017 per il Miglior film drammatico, applaudito dalla critica di tutto il mondo, Moonlight racconta l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta di Chiron, un ragazzo di colore cresciuto nei sobborghi difficili di Miami, che cerca faticosamente di trovare il suo posto del mondo. Un film intimo e poetico sull’identità, la famiglia, l’amicizia e l’amore. Diretto e sceneggiato da Barry Jenkins, Moonlight si basa su una storia di Tarrell Alvin McCraney e racconta il percorso di formazione del nero (omosessuale) Chiron attraverso due decenni della sua vita nel sud della Florida. La storia ha inizio quando Chiron ha solo 10 anni e, in fuga dai bulli che lo perseguitano nel quartiere popolare di Miami in cui vive, viene salvato da Juan, uno spacciatore che diventa il suo mentore e il suo protettore con l’aiuto della fidanzata Teresa. Adolescente, Chiron è alle prese con la nascita del suo sentimento d’amore per il compagno di scuola Kevin, il declino della madre Paula e un traumatico incidente scolastico che gli cambierà per sempre la vita. Oramai adulto, Chiron a causa dell’amore contrastato che ha forgiato la sua identità è divenuto incapace di esprimere i suoi sentimenti quando in un ristorante di Miami il destino in maniera inaspettata gli fa rincontrare Kevin. Moonlight nasce in una scuola di recitazione come progetto di classe del drammaturgo Tarell Alvin McCraney, già autore di una trilogia di rappresentazioni teatrali incentrati sulle esperienze degli afroamericani in Louisiana. Nel 2013 il progetto attira l’attenzione della produttrice Adele Romanski e del regista Barry Jenkins, alla ricerca di un soggetto che gli permettesse di dare seguito al suo acclamato Medicine for Melancholy. Il progetto di McCraney si basava fondamentalmente sulla relazione tra un giovane ragazzo che combatte contro i bulli di quartiere, la tossicodipendenza della madre e un forte senso di solitudine, e uno spacciatore che diviene il suo padre putativo. Andando avanti e indietro tra la gioventù e l’adolescenza del protagonista, McCraney lo faceva confrontare con temi come la mascolinità, l’identità e l’appartenenza alla comunità, argomenti resi ancora più vivi dall’omosessualità del protagonista. Per il suo adattamento cinematografico, Jenkins ha rimodulato la storia attraverso tre diversi capitoli, aggiungendo un ultimo atto in cui Chiron, il protagonista, raggiunge finalmente l’età adulta.
A. C.