Il contributo prende in considerazione la realtà dei MSNA rappresentandola come elemento costitutivo della nostra società e della dinamica sociale umana di cui anche le Linee di indirizzo per l’accoglienza nei servizi residenziali per minorenni, approvate nel 2017 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali,  tengono conto ed esamina le innovazioni e le modifiche al sistema dell’accoglienza in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati apportate dalla recente Legge 7 aprile 2017, n. 47. In particolare, pone in evidenza la necessità di sviluppare approcci educativi e politiche d’integrazione mirate, al fine di garantire ai MSNA un’accoglienza e una protezione adeguata e favorire il loro pieno inserimento nella società di accoglienza. La metodologia utilizzata è quella del racconto di storie di immigrazione attraverso l’utilizzo di fiabe che hanno come protagonisti animali in via d’estinzione. Attraverso le vite degli animali protagonisti, viene trasmesso il messaggio che ogni forma di vita è preziosa e merita di essere salvata e preservata. Le fiabe hanno un fortissimo potere simbolico per trasmettere messaggi profondi e significativi utilizzando un linguaggio accessibile e coinvolgente, creano le condizioni affinché le persone diverse per cultura ed esperienza possano collaborare concretamente, poiché offrono un terreno neutro e fertile in cui esplorare le proprie differenze e similitudini, in cui riconoscere le proprie emozioni e quelle dell’altro.

L’elaborato contiene bibliografia e sitografia aggiornata sull’argomento.

Il progetto educativo spagnolo “Educacion para la Libertad” rappresenta una “buona pratica” capace di rendere evidente la possibilità di veicolare, attraverso attività educative, valori come solidarietà, uguaglianza sociale e pensiero critico. La pratica utilizzata, così come le diverse esperienze portate avanti nell’ambito della Cooperazione internazionale contro le diseguaglianze e per la costruzione di una società multietnica, non solo rappresentano esempi di solidarietà sociale fondamentali per la costruzione e il mantenimento dei diritti umani, ma possono diventare pratiche educative da portare nei contesti scolastici.  Le scuole svolgono un ruolo cruciale nel plasmare le prospettive e gli atteggiamenti degli individui nei confronti dei temi sull’immigrazione, la diversità culturale e il dialogo interculturale. È fondamentale supportare l’implementazione di pratiche educative all’interno delle attività didattiche curriculari in modo che le scuole di ogni ordine e grado possano adottare e sviluppare pratiche e approcci inclusivi interculturali per favorire la comprensione reciproca, la tolleranza e il rispetto delle differenze, per scardinare pregiudizi e stereotipi troppo spesso presenti nell’immaginario comune sui migranti anche nelle nuove generazioni.

La Relatrice, Paolina Pistacchi

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