a cura di Anita Gramigna e Rita Minello, Pensa Multimedia, 2024
Il nostro tempo è profondamente segnato da un’emergenza economica, ambientale, lavorativa che si riflette su un’inevitabile emergenza sociale ed educativa. Le comunità sono caratterizzate da crisi multiple, capaci di trasformare l’animo umano e di traghettarlo verso orizzonti indecifrabili, davanti ai quali si può sentire perso e privo di strumenti. Qual è il ruolo della pedagogia in questo frangente così delicato? Come può la formazione costruire percorsi di accoglienza, di rafforzamento delle capacità umane e di resilienza?
L’impegno della Società di Ricerca Educativa e Formativa (SIREF), soprattutto attraverso i lavori dell’ultima Summer School (2023), è quello di affrontare il tema dell’emergenza dal punto di vista epistemologico, sotto molteplici sfaccettature, che possano accogliere i diversi punti di vista delle professionalità che di emergenza si occupano nel quotidiano, attraverso l’attività di studio e di ricerca, ma anche grazie all’incontro con le persone e con le storie di cui esse sono portatrici. All’interno di questo ricco lavoro corale, si trovano anche i contributi di alcuni docenti e ricercatori che fanno parte del corpo docente del Master Tutela, diritti e protezione dei minori. L’introduzione di Anita Gramigna ci richiama alla necessità di affrontare la globalità e la complessità delle emergenze del mondo attuale attraverso processi di coscientizzazione e riflessività, per collocare l’individuo e la sua profondità al centro del cambiamento e della rinascita che segue l’attraversamento di un innegabile dolore. Paola Bastianoni ha apportato un’interessante riflessione analizzando i modelli di formazione partecipata, all’interno dei corsi universitari, che sono stati implementati durante la pandemia da Covid-19. Emanuele Ortu ha affrontato invece il tema dell’emergenza della stereotipia di genere, analizzando possibili percorsi di formazione e di costruzione della conoscenza attraverso le narrazioni per l’infanzia e l’adolescenza. Silvia Zanazzi ha proposto una riflessione sul problema ormai dilagante dei disturbi del comportamento in ambito educativo, sottolineando l’importanza di un approccio metacognitivo alla gestione di problematiche sempre più dirompenti e impattanti sulle relazioni e sulla crescita degli individui. Monica Betti ha presentato le modalità di riflessione condivisa necessarie per la ripartenza dei contesti scolastici segnati dall’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna nel maggio scorso.
Molteplici sono le voci a confronto e tutte si collocano lungo il filo rosso della conoscenza, della volontà di affrontare l’emergenza spogliandola di quel manto di imprevedibilità che, spesso, determina la paralisi della creatività educativa e formativa che, invece, deve sottendere tutti i processi di ricostruzione e di rinascita.
La Redazione