Dina Galli e Francesca Mantovani
edizioni junior
Gli ultimi decenni hanno registrato l’arrivo, nelle nostre comunità – dei migranti, fenomeno connesso al collasso geopolitico generato soprattutto dalle profonde ingiustizie sociali ed economiche. Tale presenza ha prodotto nella società due reazioni contrapposte: una di rifiuto – usato ed enfatizzato da alcuni partiti politici – e una d’accoglienza. Una società si misura sulla base dello sviluppo economico-sociale conseguito e delle innovazioni prodotte, ma soprattutto del suo livello d’umanità, della sua capacità di convertire l’hostis in un hospes, il nemico in un ospite. Il lavoro sociale, che si pone l’obiettivo d’attivare la società per risolvere specifici problemi della comunità, ha il compito di favorire questo passaggio, nella consapevolezza che l’integrazione delle diversità favorisce la coesione sociale e ne promuove le dimensioni valoriali. Il fenomeno migratorio è certamente articolato, ha richiesto e richiede un arricchimento sia dell’apparato teorico sia della metodologia del servizio sociale che consenta d’attrezzare adeguatamente la formazione universitaria dei futuri assistenti sociali (ma non solo). Nel presente volume si è ampliato lo sguardo per capire come un servizio, composto da operatori dell’area sociale, educativa e sanitaria, possa attrezzarsi per rispondere a un’utenza straniera diversificata. La famiglia immigrata è infatti rappresentata da una pluralità di modelli connessi alla diversa provenienza geografica, linguistica, culturale, religiosa e dal particolare vissuto dei migranti. Un percorso formativo adeguato aiuta i servizi a non leggere il fenomeno dell’immigrazione come un tutt’uno omogeneo, ma può e deve aiutare gli operatori che ne fanno parte a promuovere processi d’inclusione e d’integrazione che tengano conto delle specificità di tale fenomeno.
La collana diretta da Paola Bastianoni, Luigi Fadiga e Maria Teresa Pedrocco Biancardi ospita manuali e monografie dedicati alla tutela e alla protezione dei diritti evolutivi, sociali, giuridici dei minori, redatti con un esplicito intento interdisciplinare e con la condivisa e comune attenzione a promuovere la conoscenza e il rispetto per ogni soggettività in ogni contesto sociale: famiglia, scuola, tribunale, contesti residenziali alternativi alla famiglia. Le finalità perseguite sono preminentemente rivolte a: promuovere e diffondere una cultura relazionale centrata sull’accoglienza e il rispetto delle molteplici espressioni della soggettività umana; sensibilizzare i professionisti che si occupano o che si occuperanno di minori verso una capacità di ascolto, di accoglienza e di condivisione delle problematiche strettamente collegate alla specificità della fase evolutiva del minore, con particolare attenzione alle situazioni di disfunzione familiare (conflitto, maltrattamento, fisico e psicologico) e/o di compromissione nella socializzazione con i pari (vittimizzazione, stigmatizzazione, pregiudizi etnici e di genere); fornire al lettore, relativamente alla sua specifica professionalità (operatori sociali, educatori, insegnanti, psicologi, giuristi, volontari, studenti di scienze umane), strumenti di valutazione dei contesti evolutivi e delle relazioni significative che li caratterizzano in modo da accrescere competenze psicologiche, sociali e giuridiche integrate che possano facilitare la progettazione e la realizzazione di interventi riparativi, sia di matrice giuridica che terapeutica ed educativa; integrare conoscenze teoriche ed esperienze pratiche che possano consentire una migliore e più diffusa comprensione dei fattori e dei processi di grave rischio e compromissione del benessere e dello sviluppo personale in età evolutiva, al fine di contrastarli promuovendo il benessere e la salute degli individui attraverso un mirato incremento delle caratteristiche protettive degli ambienti di vita. I volumi della collana sono sottoposti a referaggio doppio cieco.