La piccola principessa

 

Regia: Alfonso Cuaròn

Genere: Drammatico

Tipologia: Istituzionalizzazione, Disagio giovanile

Interpreti: Liesel Matthews, Eleanor Bron, Liam Cunningham, Rusty Schwimmer, Arthur Malet, Vanessa Lee Chester

Origine: Usa

Anno: 1995

 

 

Trama: La piccola Sarah Crewe, orfana di madre, vive felice in India con suo padre, capitano dell’esercito inglese, che la riempie di attenzioni. Allo scoppio della prima guerra mondiale, però, il capitano Crewe viene inviato a combattere in Africa e Sarah, rimasta sola, viene mandata a New York per frequentare lo stesso esclusivo collegio frequentato un tempo da sua madre. Lì, Sarah si scontra con la durezza dell’istituzione e con la preside, la signorina Minchin per la quale la bambina, così esuberante e creativa, è soltanto fonte di guai. All’arrivo della notizia della morte del capitano Crewe, Sarah non viene allontanata dal collegio, ma le viene imposto di fare la sguattera per provvedere al proprio mantenimento. Solo grazie al coraggio, all’immaginazione infantile e all’autostima, la piccola Sarah riuscirà a cambiare il corso della vita sua e di quelli che le sono vicini.

Recensione: Una vera principessa lo è anche in miseria. Questo è il vero messaggio del film, che prende ovviamente spunto dal romanzo omonimo, che ogni donna può essere una principessa, che sia ricca o povera, che sia bella o che non lo sia; infatti Sara è una principessa perchè lo è interiormente; lei viene presentata come bella, intelligente e ricca ma anche onesta, giusta, buona e con un grande potere quale l’ immaginazione con un animo nobile, rispettosa ed educata; questo fa di ogni donna una principessa. Quando a Sara viente tolto tutto: il titolo assegnatole di “piccola principessa”, la sua ricchezza, i suoi bei vestiti, quando costretta a non potersi lavare è sporca tanto da non apparire più bella come era prima Sara è ugualmente una principessa perchè nessuno può toglierle ciò che la rende tale, la nobiltà interna: la sua educazione, il rispetto, la bontà e la sua grande immaginazione.
Sara riesce comunque ad avere delle amiche a contornarsi di persone che le vogliono bene e lei ha sempre donato e diviso, come ogni principessa dovrebbe fare per il suo popolo, sia quanto aveva tanto sia quando divide il cibo di cui lei in quel momento aveva bisogno per vivere!
E nelle piccole scene che mostrano questa bimba nella sua più grande bontà si evince che lei non aveva bisogno di tutto ciò che il padre le donava per farla sentire speciale, perchè lei lo era e lo è stata anche dopo che non aveva più nulla perchè era una sua caratteristica intrinseca che  le è stata insegnata.