Il presente lavoro di tesi del dott. Gherlinzoni, relatore Prof. Rosetti, intreccia la storia delle diverse teorie criminologiche che nel tempo hanno cercato di formulare una comprensione al concetto di devianza minorile e i fattori di rischio che le supportano al tentativo di mettere al centro il minorenne autore di reato nella giustizia penale.
Propone una disamina dell’istituto della messa alla prova e come da abstract lo legge come: “istituto in cui il minore ha la possibilità di dimostrare agli adulti che lo dovranno giudicare, di poter cambiare la propria condizione di vita attraverso un progetto finalizzato ad incentivare le proprie capacità e potenzialità, sviluppando inoltre quelle competenze assopite nel tempo a causa del proprio contesto familiare disfunzionale”.
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