Contenuti
Il professionista, per un ascolto autentico del minore, deve porre grande attenzione alla fragilità e alla posizione di asimmetria in cui si trova il minore stesso, dovuta anche dalle esperienze sfavorevoli che lo hanno portato a questo impegnativo tipo di colloquio.
La prima parte dell’insegnamento prevede la trattazione di elementi di metodologia dell’ascolto attivo applicati al lavoro in ambito sociale-educativo-sanitario-giuridico con i minori. Nella seconda parte si faranno degli affondi specifici
come: costruire domande evolutive; gestire l’empasse, bugie e silenzi; possibili narrazioni; connettere le ‘parole’ dei minori a quelle degli ‘adulti significativi’; ecc.
Potranno essere previsti approfondimenti specifici anche su richiesta dei corsisti stessi in connessione a specifici ambiti d’intervento professionale.
Obiettivi
Il corso si propone di fornire agli studenti metodologie e tecniche di ascolto attivo caratterizzanti il colloquio con il minore nei molteplici contesti operativi.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
– sviluppare capacità di auto-osservazione riflessiva nella relazione con il minore;
– sviluppare capacità di osservazione professionale;
– sperimentarsi nell’applicazione di specifici strumenti operativi;
– rileggere in maniera critica-riflessiva la teoria appresa.
Abilità comunicative:
– consolidare capacità e tecniche per gestire diverse tipologie di incontri con il minore: incontri protetti, visite domiciliari, interventi domiciliari, colloqui, ecc. in connessione anche all’età e agli obiettivi prefissati.