Jimmy Grimble

Regia: John Hay

Genere: Commedia

Tipologia: Diventare grandi, Giovani

Interpreti: Lewis McKenzie, Jane Lapotaire, Gina McKee, Ben Miller, Wayne Galtrey, Ciaran Griffiths, Robert Carlye, Bobby Power, Samia Smith, Antony Marsh, Sean Delaney, Charles Denton, Azmier Ahmed, John McArdle, Ray Winstone

Origine: Gran Bretagna, Francia

Anno: 2001

 

 

Trama: Jimmy Grimble è un ragazzino di 15 anni, follemente innamorato di una ragazza e del gioco del calcio e tifosissimo del Manchester City: Jimmy passa quasi tutto il suo tempo con il pallone, ma è affetto da “ansia da prestazione”, e per questo non riesce ad esprimere a pieno il suo talento se è osservato da qualcuno. La sua storia cambia quando, un giorno, dopo essere scappato dai bulli che lo perseguitano, un’anziana donna gli dà asilo e gli regala degli scarpini piuttosto malandati, appartenuti a un ex giocatore dei Citizens. All’inizio il ragazzo è scettico al riguardo, ma si vede costretto, ancora a causa dei bulli che lo tormentano, a utilizzare gli scarpini donatigli dalla donna: questo gesto cambia radicalmente il suo modo di giocare, nonché la sua vita, poiché crede che le scarpe gli donino un incredibile talento. Jimmy conduce la squadra in cui gioca sino alla finale del torneo, al Maine Road, proprio il giorno seguente alla morte della donna che gli ha regalato gli scarpini. Durante la finale, Jimmy capirà che la magia non era negli scarpini, ma nei suoi piedi e condurrà la squadra al trionfo nella manifestazione, guadagnandosi anche un posto nel Manchester City.

 Recensione: Vincitore dell’ ultimo Festival di Giffoni, Theres Only One Jimmy Grimble (titolo originale) si presenta come un film costruito con la classica intelaiatura della favola edificante, con tanto di personaggi misteriosi e di casuali magie. Oltre allo scontato lieto fine, tutta la pellicola si articola secondo una linea narrativa impostata ad evitare scene particolarmente drammatiche (anche se in alcuni casi le suggerisce), e preferisce una totale leggerezza nella narrazione e nella messa in scena. A differenza di molto cinema britannico di questultimo periodo, che usa i problemi sociali del Regno Unito come sfondo per vicende strappalacrime, questa pellicola ha dunque il pregio (o il difetto, come si preferisce…) di evitare il facile sentimentalismo sociale e di puntare tutto sullessere esplicitamente edificante. Ne scaturisce un prodotto abbastanza godibile, ma in sostanza piuttosto leggerino. La storia soprattutto avrebbe avuto bisogno, a nostro avviso, di una maggiore caratterizzazione dei personaggi di contorno, come quelli di Gina McKee o dello stesso Robert Carlyle. Anche il mescolare un tipo di ambientazione piuttosto realista con momenti favolistici, come quelli in cui compare il personaggio della vecchia strega buona che regala a Jimmy gli scarpini magici, rende il prodotto finale non ben equilibrato. Ciò probabilmente è dovuto allinesperienza del regista John Hay, che non riesce a dare un tono preciso al film per tutta la sua durata. Per il resto comunque alcune scene sono piuttosto divertenti, gli attori sono tutti abbastanza in parte, con in testa il bravo Ray Winstone, e le partite di calcio si lasciano apprezzare per la loro allegra confusione. Ennesimo prodotto della rinata commedia britannica, questo Jimmy Grimble è un film leggero che si lascia vedere e non annoia certo lo spettatore, cosa che nellestate cinematografica italiana è elemento tuttaltro che da disprezzare.