Uno sguardo sul libro
Il posto segreto, Susanna Mattiangeli-Felicita Sala, Lupoguido
Per una adulto è spesso complesso ricordarsi di come i bambini e le bambine vivano il tempo. Quella’immersione totalizzante che crea un qui ed ora costante, vissuto nella sua pienezza perché votato al presente e privo di passato e futuro, in cui spazio e tempo diventano la medesima esperienza.
Avviene a volte anche agli adulti, soprattutto quando immersi nelle proprie passioni, spesso nelle arti, ma sempre dentro contenitori protetti. Ai bambini e alle bambine, avviene con la vita quotidiana.
Il posto segreto è uno di quei luoghi dove è possibile immergersi in questa meravigliosa esperienza.
<< Era passato troppo tempo e Arianna non poteva più tornare indietro: sarebbe rimasta lì dentro, nel bosco più fitto del parco; avrebbe raccolto gli oggetti perduti, bevuto di notte alla fonte, cacciato uccellini e ranocchie. Avrebbe indossato un cappello di pelo. C’era troppo da fare in quel posto, doveva proprio restare. >>
E dopo essersi cucita, come in un rito, un vestito di piume Arianna dialoga e vive le sue esperienze con lo Strano animale, suo alterego e amico.
Nell’albo illustrato ogni parola è stata scelta con attenzione in costante dialogo con le illustrazioni. Tavole che racchiudono costanti scoperte e come le tasche di un bambino sono ricolme di sorprese, storie, varchi, come gli oggetti che la nostra protagonista cerca e raccoglie. Un racconto capace di sviluppare un lavoro intenso sui molteplici sguardi bambini: sul tempo, sugli oggetti, sulla propria autopoiesi, sull’apertura al possibile, e ancora e ancora. Tanti i sentieri da seguire nelle nostre riletture del lavoro di Mattiangeli e Sala e da poter esplorare con bambini e bambine, magari in una chiacchierata davanti al libro, o chissà, durante una passeggiata alla ricerca del nostro posto segreto.
Ma quali che idea hanno di questo luogo bambini e della bambine?
Ne abbiamo chiacchierato con alcune classi della scuola primaria durante il Festival della letteratura per ragazzi Tuttestorie 2019, che aveva come tema la terra. Ecco un breve riassunto delle domande e risposte.
Quali sono le caratteristiche del posto segreto per voi? Può essere nascosto, divertente, impervio, difficile da trovare, profondo, colorato, mio, invalicabile, etc.
Da dove si può accedere? Da qualsiasi posto, risposta-quasi-unanime.
Se esistesse davvero, dove lo immaginereste? Sotto il letto ( bambini incauti ancora inconsapevoli delle creature ivi annidate), dentro l’armadio ( idem come sopra, ma con meno terrore), sotto i tavoli ( scuola, doposcuola, casa, etc), sotto terra, dietro e sopra gli alberi, vicino ai fiumi, in camera mia con la porta chiusa ( andrebbe tutto attaccato), dietro la porta.
I posti segreti possono essere ovunque: nelle tasche, sotto i banchi, nella propria camera, dentro un foglio su cui si disegna, nel nostro perdersi tra i pensieri, in uno strumento musicale, davanti ad una spiaggia o tra i boschi, e chissà quanti altri ancora!
Penso che dovrebbe essere un compito di noi adulti ergerci a protettori di queste aree protette dei bambini e della bambine. Imparare a rispettarne l’importanza, riconoscerli ed infine ad abitarli, Uscire dai paradigmi della costante produzione, dell’apprendere perché è utile, della noia come nemica. Ecco, penso che sarebbe utile, in questo caso si, rispettare il diritto di perdersi nei propri posti segreti. Per i piccoli come per noi adulti.
Per approfondire:
- Le autrici
https://susannamattiangeli.com/ e https://www.guidotommasi.it/lupo-guido/autori/susanna-mattiangeli
- Casa editrice
- Premio Andersen 2020:
- Fascia d’età:
dai 4 anni in su
- Colonna sonora:
Penguin Caffè Orchestra, Penguin Caffè Orchestra, E.G. Records
- Rilanci:
Irene Penazzi, Nel mio giardino il mondo, Terre di mezzo
Philip C. Stead-illustrazioni Erin E. Stead, Lenny e Lucy, Babalibri
Florence Parry Heide-Illustrazioni Sergio Rutzier, Bompiani