Genere: Drammatico
Tipologia: Disagio minorile
Interpreti: Yolande Moreau, Jisca Kalvanda, Khaled Alouach, Laurent Xu, Daouda Keita, Aboudou Sacko, Sabri Nouioua
Origine: Francia
Anno: 2017
Trama: La sceneggiatura è centrata su Nassim, 16 anni, messo in una casa famiglia nella banlieue alla morte di sua madre tossicodipendente. Ma il ragazzo rifiuta di essere assimilato ai “casi sociali” che lo circondano. Si è inventato un’altra vita, simile a quella dei suoi amici del gran liceo parigino dove prosegue i suoi studi. Non c’è motivo perché cambi. Le sue due vite, quella della casa famiglia e quella del liceo, non devono incontrarsi per niente al mondo…
Recensione: E’ un fardello enorme quello che ricade improvvisamente sulle spalle di Nassim, 16 anni, studente di scuola superiore nei quartieri alti di Parigi, quando scopre sua madre morta nel loro piccolo appartamento, al ritorno da un weekend in campagna coi suoi amici. Questo dramma che non è del tutto inaspettato, visto che la donna era drogata fino al punto di non distinguere più il giorno dalla notte, viene a rompere una relazione simbiotica in una famiglia monoparentale in cui questo figlio unico assiteva sua madre mentre cercava allo stesso tempo di vivere la propria vita di adolescente, al punto di preferire non rispondere all’ultima telefonata della madre. Nassim resta quindi solo, col suo senso di colpa e le ultime parole della madre registrate nella segreteria telefonica. E’ questo il punto di partenza. Una vena autobiografica che offre al film una precisione commovente ma senza mai cadere nel melodramma, per il ritratto di un giovane in cerca di identità sociale. Perché Nassim, respinto dalla famiglia di sua madre, viene messo in una casa famiglia nella banlieue parigina, un universo di cui scopre tensioni e intimidazioni, al quale rifiuta dapprima di appartenere, “non ho niente a che vedere con gli altri”, mentendo a scuola sulla propria sorte e facendo finta di essere ospite da uno zio. Comincia così una complicata doppia vita con la paura di essere smascherato, mentre si delinea all’orizzonte la minaccia di cambiare scuola a fine anno. Un’esistenza tra due mondi ossessionata dal ricordo della madre che vedrà Nassim aprirsi poco a poco agli altri giovani della casa famiglia, alla loro energia e alle loro ferite nascoste. Un percorso iniziatico per superare la solitudine e l’amarezza dinanzi a un destino crudele, supportato dalla benevola direttrice della casa famiglia e attraversato dalla scoperta dell’amore sotto diversi aspetti. Film sensibile e autentico, De toutes mes forces riesce a catturare la realtà senza farne la caricatura, né simulare il documentario. Una sottile impronta romanzesca che non fa che dare maggior rilievo alle problematiche sociali che veicola e merito al regista e ai suoi ottimi interpreti.
A. C.