E’ amore?
Uno sguardo sul libro
D’amore e altre tempeste, per Annette Herzog al testo, Katrine Clante e Rasmus Bregnhøi alle illustrazioni, Eva Valvo e Claudia Valeria Letizia alla traduzione, per le edizioni Sinnos.
Di fronte al primo amore chi sarebbe stato il vostro miglior consigliere tra Ovidio, Platone o Aristotele? Forse nessuno di loro visto come va a finire il loro confronto in D’amore e altre tempeste. Opera frutto di un lavoro di squadra che vede Annette Herzog al testo, Katrine Clante e Rasmus Bregnhøi alle illustrazioni, Eva Valvo e Claudia Valeria Letizia alla traduzione, per le edizioni Sinnos. Appena preso in mano ci troviamo la prima domanda “ Da che verso inizio a leggerlo?
La storia è quella del sentire di un primo amore tra Viola e Storm, che viene raccontata dal punto di vista della ragazzina da un lato del libro e dall’altro del ragazzino. Qualsiasi lato scegliamo ci immergiamo in una narrazione che è anche riflessione sul primo amore a 360 gradi. Affetti, sesso, canzoni, biologia, citazioni da magliette e confronti. Tanti confronti. Immaginari con filosof@ e scrittrici/tori. Reali con genitori, insegnanti, nonne, sconosciuti. E naturalmente con amiche ed amici, con i naturali luoghi comuni, improvvisazioni, curiosità e scoperte condivise. Il libro da molto spazio, diretto e indiretto ai modelli con cui ragazze e ragazzi si confrontano ed a cui si sentono vincolati nel compiere le proprie scelte. Non si parla solo dell’appartenenza al gruppo, che risuona più forte nella controparte maschile che per quella femminile, ma di veri e propri immaginari in cui ci si sente intrappolati con un sentimento di non appartenenza a se stessi. Di mancanza di libertà. Non a caso il primo capitolo di Storm si intitola “ Ma quanto sono scemo?” e si riferisce ad un episodio in cui il ragazzo non ha accompagnato Viola a casa perché vittima delle proprie paure di essere inadeguato.
Il trio composto da Annette Herzog e Katrine Clante per Viola e Rasmus Bregnhøi per Storm ha fatto un complesso lavoro di immedesimazione, ed ha attinto anche alle proprie autobiografie adolescenziali. Questo risuona sul piano immaginifico e narrativo. Non abbiamo idealizzazioni ne banalizzazioni. Sia Storm che Viola vengono riportati nel loro essere due tra i possibili adolescenti di oggi senza cercare di raccontare l’amore nella sua totale complessità. Al di là degli strumenti comunicativi ben risuonano dilemmi, speranze, energie probabilmente ancora oggi universali. Che differenza c’è tra essere bell@ e piacere? Devo farmi avanti io e l’altra persona? Ma se prova a baciarl@ cosa penserà di me? Se non piace ai miei amici/che può essere un problema? Queste e altre domande vengono esplorate sia attraverso il vivere quotidiano di Viola e Storm che grazie ad inserimenti che rendono la complessità del tema. Anche il mondo adulto è presente con figure che provano e dare informazioni, sollecitare riflessioni, dirsi presenti e disponibili ma soprattutto non lasciando il tema dell’amore tra i non dicibili. L’amore, come il sesso, esistono, fanno parte del nostro quotidiano e sono per questo normali, pur essendo particolari ed assolutizzanti per ogni persona.
E su questa strada trovo molto rispettosa ed efficace la scelta che nessuno dia delle soluzioni. Tocca degli assoluti come la necessità del confronto e la ricerca di certezze, la paura del rifiuto, il rapporto tra identizzazione e amore/coppia, l’essere in un momento in cui si passa da un estremo all’altro in un batter di ciglia, e tanti altri. La complessità dell’amore, e del primo amore, viene così riportata alla necessità di ascoltarsi e cercare di comprendere l’altra persona. E all’esito naturale che comunque sbaglieremo. Ma magari col lieto fine. Ed è proprio questa tensione costante al non sapere, alla scoperta, al non avere pattern predefiniti da esperienze pregresse che viene ben condiviso e raccontato. Ed è una delle motivazioni che ha reso D’Amore e d’altre tempeste un libro estremamente diffuso e premiato in Danimarca. Libro letto tanto dai e dalle giovanissime che dagli adulti, mettendo così in evidenza ancora una volta come un graphic novel possa essere un linguaggio trasversale.
Per approfondire
Intervista ad Anette Herzog (clicca qui)
Annette Herzog, ill. Katrine Clante , Pssst! I pensieri segreti di Viola, Sinnos. Si tratta dell’opera antecendete D’amore e d’altre tempeste in cui conosciamo Viola.
Rilanci
Beatrice Masini, Roberto Piumini, Ciao tu, BUR
Reina Telgemeier, In scena, Il castoro
Michel GOndry, Microbo e Gasolina,
Colonna sonora
Impossibile fare proposte. Ogni persona deve scegliere la propria. Anzi, potrebbe essere un gioco semplice e divertente costruirla insieme con ragazze e ragazzi, confrontandosi con loro.