Regia: Michael Winterbottom
Genere: Drammatico
Tipologia: Accoglienza, Discriminazione
Interpreti: Jamal Udin Torabi, Enayatullah
Origine: Gran Bretagna
Anno: 2002
Trama: Jamal è un orfano sedicenne che lavora in una fabbrica di mattoni. Suo cugino Enayat aiuta i genitori al mercato. Vivono entrambi vicino a Peshawar, ai bordi di uno dei tanti campi profughi che accolgono circa un milione di rifugiati. Il padre di Enayat, che è il più grande dei due, decide di mandarlo a Londra e Jamal si offre di accompagnarlo. E’ l’inizio di un’odissea che vede i due inizialmente ricacciati in Pakistan e poi nuovamente impegnati in un viaggio in cui le avversità si susseguono.
Recensione: Cose di questo mondo (efficacissima, per una volta, la traduzione italiana di This World) è il racconto in presa diretta di un viaggio attraverso mondi diversi e inconciliabili, verso la libertà e la vita. Un’odissea, abbiamo detto; il termine è quantomai calzante, se vediamo i giovani viaggiatori come due “nessuno” (non in senso morale, ovviamente, ma come rappresentanti di un’umanità della quale spesso non siamo in grado di distinguere le individualità) che si lanciano in un’impresa che appare disperata. Perché la meta è tangibile, conosciuta, ma il modo per raggiungerla prevede ogni sorta di difficoltà. Winterbottom dimostra il piglio del documentarista vero, che affronta ogni scena con partecipazione emotiva e riesce a raggelarla in una sequenza di immagini che spesso si interrompono bruscamente, con tagli netti e decisi che spostano l’attenzione sulla scena successiva.