Il 31 Marzo alle h 17.30 il Progetto Culturale – Uno Sguardo al Cielo vi dà appuntamento al webinar gratuito dal titolo: Del dolore e della morte in comunità per minori.
Relatore dott. Alessandro Maria Fucili – direttore del CeIS Ancona ONLUS
Link per effettuare l’iscrizione preferibilmente entro il 31 Marzo h 12.00:
http://www.unosguardoalcielo.com/
L’evento si terrà sulla piattaforma Google Meet.
Il link di accesso all’aula sarà inviato al termine delle iscrizioni
Info: Dott.ssa Alessandra Chiaromonte
Affrontare il tema del lutto e della morte in Comunità è infrangere un muro immateriale.
Non farlo è solamente inutile e dannoso.
Ma di chi parleremo?
Di cosa? E come?
Se la comunità è un sistema composto da grandi e piccoli, con un funzionamento di tipo familiare, in un ambiente fisico che accoglie, dovremo parlare di tutto ciò.
Cercando di raffinare la nostra attenzione, i nostri sensi, amplificandoli tanto da riconoscere ed ascoltare con maggiore facilità ciò che sussurra il dolore per un lutto.
Ciascuno di noi utilizza modi diversi o strategie differenti per comunicare all’altro tale peso: e non sempre è il pianto o la malinconia ad essere palesato.
In un contesto ricco di persone così diverse, e con storie così delicate, a volte drammatiche e comunque dense di dolore, non è facile districarsi tra segnali espliciti e meno evidenti.
Per darvi un esempio di come si può comunicare, ad esempio in modo così diversa la morte annunciata, propria o di una persona amata, vi propongo di vedere, ascoltare traducendone anche il testo, due video musicali:
il primo è di Jarabe De Palo e si chiama Eso que tú me das
il secondo è di James Blunt e si chiama Monsters
- Vi invito infine a vedere il film “ Mister Morgan –last love” film del 2014 presente sulle piattaforme Prime e Netflix, prestando attenzione alla parte finale con la canzone Not Too Late di Norah Jones
Parleremo di quello che non siamo abituati a considerare argomento ordinario, così importante e centrale nella nostra vita di persone che curano l’altro attraverso la relazione di aiuto, tanto da essere la prima causa del burnout nel nostro tipo di vita.
Chi sono?
Alessandro Maria Fucili, 55 enne, operario del sociale, bambino traumatizzato e sopravvissuto. Un equilibrista che ha passeggiato su di un cavo sopra la vita per molto tempo. Ed ha trovato accoglienza nell’accogliere.
Per chi vorrà esserci il 31 marzo 2021 dalle h 17.30 alle h 19.00 chiedo solo poche cose: preparatevi da bere, una tisana o una birra poco importa, ma ci servirà. Tenete le luci basse. Ascoltate Norah Jones prima di collegarvi. Tenete vicino un delicato ma intenso profumo che vi mette di buon umore.
A presto
(foto di Alessandro Maria Fucili)