Si è svolta venerdi 18 marzo presso la sede IUSS dell’Università degli Studi di Ferrara la cerimonia di conferimento della borsa di studio intitolata a “Sara Cesari”, giovane studentessa dell’ Ateneo ferrarese scomparsa tragicamente due anni fa, e destinata alla miglior tesi del Master “Tutela, diritti e protezione dei minori” sul tema della perdita, dell’ elaborazione del lutto e dell’ educazione alla morte, messa a disposizione dei corsisti e delle corsiste del master dalle agenzie funebri Amsef e Pazzi di Ferrara.
La sala era gremita: oltre alle partecipanti al concorso e a un numeroso pubblico, erano presenti la direttrice del master, la prof.ssa Paola Bastianoni, il vicedirettore del Dipartimento di Studi umanistici Marco Bresadola, i nonni di Sara, Paolo Panizza, amministratore unico di Amsef, e Michela Pazzi, rappresentante dell’ Agenzia funebre Pazzi.
A due anni di distanza dal tragico incidente, e dopo aver dedicato alla ragazza il manuale “I diritti dei minori. Percorsi di tutela e protezione”, il master , attraverso un’azione concreta fortemente voluta e appoggiata dalle due agenzia funebri, è riuscito a realizzare un nuovo importante appuntamento: un significativo ed emozionante momento di incontro tra le persone e le istituzioni e di partecipazione collettiva intorno al valore preservante della memoria.
Ha introdotto la cerimonia la prof.ssa Paola Bastianoni, ricordando la studentessa scomparsa e il suo desiderio di mettere a disposizione dei più piccoli le competenze che avrebbe acquisito nel suo percorso di studi, e illustrando l’impegno e le motivazioni del progetto “Uno sguardo al cielo” , attivo ormai da tre anni e di cui è resposabile scientifica e che quest’anno si è intrecciato con il master: offrire sostegno alle persone che, nell’affrontare un lutto, trovano difficoltà nella sua elaborazione, e sensibilizzare e sostenere i partecipanti ad avvicinarsi alle tematiche del lutto facilitando la condivisione e la circolarità emotiva tra persone colpite da differenti eventi traumatici, attraverso la creazione e l’organizzazione di momenti e spazi di comunicazione e confronto.
Le tematiche relative alla perdita e al lutto, affrontate nell’ambito delle iniziative realizzate dal suddetto progetto, si innestano fortemente nel variegato terreno dei temi relativi alla tutela dei minori (di cui il master da sempre si occupa) e abbracciano la sfera del loro diritto, ad esempio, ad essere informati nel caso di malattie o morte di una persona cara, del loro diritto ad essere protetti nel caso di separazioni (dalla famiglia, dalla terra d’origine), o, ancora, fanno riferimento ad una dimensione educativa relativa alla comprensione della morte durante tutto il ciclo della vita che si esplica attraverso percorsi educativi e di insegnamento utili ad integrare il concetto di morte nella vita delle persone, a partire dall’infanzia.
Ha preso poi la parola il vicedirettore del Dipartimento di Studi Umanistici, Marco Bresadola, il quale ha sottolineato come questa borsa di studio rappresenti una grande opportunità non solo di collaborazione tra l’ Ateneo e altre realtà del territorio di Ferrara, ma un modo per essere vicini alla famiglia e a quanti conoscevano Sara.” L’ambito della borsa si lega alla morte e al lutto, ma è in grado di intercettare tematiche ampie relative alle separazioni e alle perdite : è questo un modo per affrontare un tema difficile, restituendo nel contempo a chi non c’è più, come la nostra giovane studentessa, il posto che continua ad occupare nella memoria dei singoli come delle istituzioni presenti oggi a questa importante occasione”
Paolo Panizza e Michela Pazzi hanno infine espresso la comune volontà di continuare a partecipare alla vita della comunità, collaborando al processo di diffusione di una cultura che sia in grado di riconoscere, accogliere e sostenere il dolore, favorendo iniziative culturali, come quelle attivate nel corso dell’ultimo triennio da “Uno sguardo al cielo“, e patrocinando anche per gli anni a venire la borda di studio del master. “Lo spirito che anima la collaborazione tra il master e le due agenzie -spiegano- è quello di valorizzare il significato e le potenzialità che tali momenti di incontro esprimono nel contesto della società civile, con l’obiettivo di favorire scambi culturali, relazioni, riflessioni intorno ai temi dolorosi, e tuttavia irrinunciabili, della morte e del lutto.
Infine, il momento più atteso: la proclamazione della vincitrice.
La borsa di studio di 2000 euro è stata assegnata alla dott.ssa Francesca Massellani, per la tesi “Il lutto dell’abbandono: una rielaborazione possibile?” centrata sul tema della ricerca delle origini e sulle ricadute che l’impossibilità di avere risposte ha sui figli adottivi, incluso il senso di perdita irreparabile, di vuoto incolmabile, di lutto che ne può derivare.
La sua tesi, insieme a quelle delle altre partecipanti, Giulia Rossetti, Simona Gomaraschi, Ilaria Nanni, Alice Loglisci, entreranno a far parte del volume “Dialoghi (in)interrotti: dall’educazione alla morte al sostegno nel dolore della perdita”, di prossima pubblicazione.
Una nuova borsa di studio di 2000 euro è messa a disposizione degli iscritti e delle iscritte alla nuova edizione del master.
Ancora una volta in ricordo di Sara.