I diritti dei minori. Percorsi di tutela e protezione
Le tante professionalità che si esprimono nel volume perseguono l’obiettivo di promuovere una cultura dell’infanzia più consapevole circa i bisogni e i diritti evolutivi dei bambini/ragazzi e di arricchire le competenze riflessive e operative dei colleghi che nei servizi si occupano di minori. La multidisciplinarietà e l’integrazione sono i criteri principali attraverso cui gli autori e le autrici – professionisti e docenti universitari – declinano il loro sapere e le loro esperienze, trasformandole in puntuali azioni preventive e in buone prassi riparative, attente alla rilevanza culturale che alcuni cambiamenti importanti hanno assunto nella nostra società (nuove genitorialità, molteplici forme familiari …
Il progetto educativo nelle comunità per minori
Il testo si focalizza sugli strumenti di intervento e sulla progettazione nelle comunità per minori. Introduce e presenta le schede informatizzate per il monitoraggio e la valutazione di progetti educativi nelle comunità per minori e nelle comunità ad alta autonomia per neo maggiorenni.
I minori stranieri non accompagnati.Accoglienza, diritti umani, legalità
Perché giovanissimi ragazzi lasciano da soli il loro paese d’origine, i loro affetti, la loro storia e le loro radici per intraprendere viaggi pericolosi e incerti senza certezze di mete e di sopravvivenza? Se questi viaggi rappresentano per questi minori un vissuto traumatico, se pur avventuroso, quali interventi e quali risorse possiamo offrire per garantire dei percorsi di riparazione e protezione? E soprattutto, una volta divenuti maggiorenni, come potranno realizzare legalmente il diritto di vivere, lavorare, risiedere nel nostro paese? Il testo si propone di rispondere a queste domande attraverso la viva voce dei protagonisti, sessanta giovani stranieri incontrati nell’ambito di una ricerca-intervento realizzata dall’Università di Ferrara e co-finanziata dal Difensore Civico dell’Emilia Romagna. Il volume è rivolto a tutti coloro che operano in ambito di interventi di tutela e di protezione dei giovani stranieri che approdano da soli in Italia mettendo a rischio la propria incolumità fisica: giudici minorili, operatori sociali, educatori, ricercatori, terapeuti, psicologi e chi crede alla costruzione di una reale integrazione sociale di ogni minoranza.
Il colloquio psicologico
Il testo descrive le dimensioni fondamentali del colloquio, le diverse tipologie e i diversi ambiti di applicazione. Nello specifico vengono analizzate le tecniche di conduzione, gli errori sistematici che intervengono nella conduzione del colloquio, le motivazioni e le difese, le aspettative, le caratteristiche dello comunicazione verbale e non verbale, con particolare riferimento alla prossemica e alla comunicazione attraverso il corpo. Inoltre vengono definite le caratteristiche necessarie ad effettuare il training al colloquio e le tecniche utili per l’addestramento pratico (tecniche di facilitazione e tecniche di chiarificazione). Una particolare attenzione è rivolta alle diverse tipologie di colloquio, all’analisi della domanda e alle caratteristiche dell’invio. Vengono inoltre analizzate le caratteristiche relative alla conduzione del colloquio clinico-diagnostico con riferimenti specifici ai diversi pazienti (adulti, bambini, adolescenti, genitori e/o familiari);alla conduzione del colloquio di orientamento e del colloquio di ricerca. Infine vengono affrontati e discussi alcuni specifici ambiti di applicazione del colloquio (il colloquio clinico sulla e con la genitorialità; il colloquio nell’adozione; il colloquio nel corso della visita domiciliare; il colloquio educativo con l’adolescente in comunità;: il colloquio a scuola; il colloquio su questioni di genere e orientamento sessuale).
Processi di sviluppo e relazioni familiari
Nella prima parte del manuale adottando l’orientamento proprio della psicopatologia evolutiva, si affronta lo studio dello sviluppo umano con un approccio di tipo contestualista e interazionista mentre nella seconda parte del volume si prende in considerazione la famiglia come contesto primario di socializzazione.
La diagnosi psicologica in età evolutiva
Il volume è una guida sintetica ai temi centrali della psicodiagnostica infantile e fornisce un quadro del dibattito teorico attuale sull’argomento e contemporaneamente da indicazioni sulla pratica diagnostica e terapeutica. Nello specifico vengono presentati i termini più attuali del dibattito sulla psicopatologia infantile in una prospettiva evolutiva: significati di normalità e atipicità nell’infanzia e analizzando i comportamenti normali e atipici in età evolutiva, la continuità e discontinuità del disturbo infantile, la trasmissione integenerazionali della patologia psichiatrica o delle condizioni a rischio. Vengono introdotti i principali strumenti diagnostici in psicopatologia e viene fornita una guida all’uso dei principali manuali diagnostici. Infine vengono presentati alcuni modelli terapeutici per la cura del bambino e del suo contesto.
Che cos’è la psicologia clinica
Il testo presenta i principali modelli teorici adottati in psicologia clinica, i contesti d’intervento e i metodi con particolare rilevanza alle diverse tipologie di psicoterapia. Nello specifico viene data risposta ai seguenti quesiti alla base della professione dello psicologo clinico: quali sono i possibili ambiti di intervento della psicologia clinica? Quali i modelli teorico-epistemologici da assumere per poter leggere, analizzare, interpretare e gestire la complessificazione delle processualità relazionali che coinvolgono gli individui? Quali gli strumenti e le metodologie da adottare per la strutturazione di adeguati e funzionali interventi di tipo clinico-dinamico? Muovendo implicitamente da tali interrogativi di fondo, il testo propone un percorso analitico teso ad affrontare la discussione sulla rilevante interconnessione che è possibile recuperare tra dinamiche relazionali ed interventi clinici, spostando la riflessione su un utilizzo della clinica – come disciplina o sapere teorico-metodologico formale costituito da modelli interpretativi, strumenti e metodologie- che nel caso specifico dell’orientamento che si intende proporre, ha come focus privilegiato dell’attenzione la relazione, il complesso ed articolato mondo delle relazioni e i setting/contesti relazionali.
Interazioni in comunità
Il testo, privilegiando gli approcci teorici dinamici a matrice socio-costruzionista, discute e documenta, attraverso riflessioni teoriche e risultati di ricerche condotte nelle comunità per minori, il ruolo prioritario delle relazioni nell’organizzazione dei contesti di vita comunitari a cui sono affidati minori allontanati dalle loro famiglie d’origine a causa di gravi forme di maltrattamento familiare. Nello specifico viene presentata una ricerca realizzata in diverse comunità per minori italiane, secondo il metodo osservativo di Le Poultier, allo scopo di identificare le principali sequenze interattive rilevabili nella vita quotidiana. La trasposizione sul piano formale di tali sequenze osservate nelal vita quotidian è stata realizzat tramite l’impiego di tecniche di scaling (scale cumulative di Mokken) applicate a un insieme di comportamenti che definisce una particolare area (obiettivo) oggetto di intervento educativo. I dati sui quali sono state applicate le scale di Mokken consistono in una serie di annotazioni dicotomiche (presenza/assenza) relative a ciascun adolescente della comunità osservato da ciascun educatore nel periodo di prelevazione. In tutte le aree osservate sono state individuate sequenze interattive configurabili come scale cumulative.
Una normale solitudine
In questo libro viene descritto l’intervento sperimentale di comunità per minori destinato a bambini/e maltrattati/e e deprivati/e allontanati/e dalla loro famiglia d’origine, realizzato a metà degli anni ottanta dall’Università di Bologna in collaborazione con una realtà territoriale dell’hinterland bolognese, allo scopo di realizzare un modello di accoglienza alternativo alle esperienze di piccolo gruppo alternativo agli istituti che avevano già manifestato aspetti di criticità e di vulnerabilità. Un primo capitolo teorico introduce i costrutti principali impiegati per comprendere l’approccio teorico adottato nella costruzione e nella progettazione della comunità a partire dal concetto di “Ambiente Terapeutico Globale” di Bettelheim, di “altro significativo” di Sullivan, di “tutoring e scaffolding”. Adottando un approccio ecologico dello sviluppo (Bronfenbrenner, 1995) nell’ambito della psicopatologia evolutiva vengono argomentati il valore terapeutico della vita quotidiana e la capacità di perturbazione di interazioni quotidiane caratterizzate da sintonizazzione affettiva, sincronia e responsività sensibile. Il volume documenta il percorso evolutivo dei 5 bambini che hanno partecipato alla sperimentazione negli anni di documentazione a cui il testo fa riferimento attraverso osservazioni di tipo etnografico condotte in comunità nell’arco degli anni di sperimentazione, interviste ad hoc realizzate agli educatori e agli stessi soggetti una volta diventati adolescenti.