Regia: Travis Fine
Genere: Drammatico
Tipologia: Differenze di genere
Interpreti: Alan Cumming, Garret Dillahunt, Isaac Leyva, Frances Fisher, Gregg Henry, Jamie Anne Allma
Origine: USA
Anno: 2012
Trama: Rudy Donatello si guadagna da vivere esibendosi come drag queen in un locale gay di Los Angeles e una sera conosce il velato vice procuratore distrettuale Paul Fliger, con cui ha un fugace rapporto sessuale. Quando la vicina di casa di Rudy, la tossicodipendente Marianna, viene arrestata, il figlio di lei, Marco, viene affidato ai servizi sociali. Marco è un ragazzo di quattordici anni con la sindrome di Down. Una sera rientrato a casa, Rudy trova Marco davanti al suo appartamento solo e sconsolato, dopo essere fuggito dai servizi sociali, così decide di prendersi cura del ragazzo. Ricordandosi del suo lavoro, Rudy chiede a Paul di aiutarlo ad ottenere la custodia temporanea. Non avendo un reddito fisso, Paul suggerisce a Rudy di trasferirsi a casa sua con Marco, e ben presto tra i due uomini nasce un’intensa storia d’amore, imparando giorno dopo giorno il difficile e gratificante mestiere del genitore. Quando la madre di Marco viene rilasciata e la relazione tra i due uomini viene a galla, inizia una dura battaglia legale per l’affido di Marco, in cui i giudici mettono in discussione che due omosessuali possano essere dei buoni genitori. La corte pian piano comincerà a scavare nelle vite dei due ragazzi, che dopo qualche tempo si affideranno a un avvocato di colore. Alla fine, Marianna verrà rilasciata e Marco le verrà riportato. Tuttavia, durante una serata a casa sua, Marianna assumerà nuovamente della droga, e Marco sarà costretto a uscire per qualche minuto. Non tornerà mai più. Il film si conclude con una lettera di Paul ai responsabili del riaffido di Marco a Marianna e, quindi, della morte del bambino.
Recensione: Questo film del 2012 ha riscosso un grande successo di critica e numerosi premi, tra cui quello al Giffoni film festival del 2013. E’ stato diretto da Travis Fine ed è basato su una storia vera accaduta negli anni ‘70 . Any Day Now è carico di passione, umanità, lampi di fortissima commozione che creano un’empatia immediata con il pubblico. Del resto, siamo alle prese con personaggi autentici, credibili, assorbiti in una spirale da melodramma in puro stile anni Settanta, in un rimescolamento delle coscienze che mette in gioco il punto di vista sugli affetti, la cura dell’altro, lo smarrimento emotivo. E’ un film estremamente toccante che, esplora a fondo i pregiudizi sociali che riguardano l’omogenitorialità. Il titolo è estrapolato da un verso di I Shall be Released di Bob Dylan che Rudy canta nel potente climax finale. Tra i molti riconoscimenti ottenuti, Any Day Now si è aggiudicato il Premio del pubblico al Tribeca Film Festival del 2012.
A. C.