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Regia: Knutte Wester

Genere: Istituzionalizzazione, Discriminazione

Tipologia: Documentario d’ animazione

Interpreti: Lo Lander Rosén, Frida SAndberg, Viktor Lander

Origine: Svezia

Anno: 2016

Trama: Nel 1909, in una Svezia antidemocratica, nasce una bambina bastarda a cui viene dato il nome di Hervor. Sua madre non è sposata, motivo per il quale viene chiamata “puttana” e allontanata da casa sua. Hervor cresce in case di accoglienza ed orfanotrofi, non voluta, rifiutata dalla società.

Recensione: Divenuta adulta Hervor si batterà per i diritti dei più deboli. L’opera è stata realizzata dal regista Knutte Wester, nipote della vera protagonista. Il regista fa rivivere i ricordi di sua nonna attraverso immagini animate dipinte a mano e ci fa assistere alla storia di una persona abbandonata al fine di riunirne altre. Una storia che troppo spesso si ripete.

Racconta il regista, da bambino mi sedevo nella cucina di mia nonna e lei mi raccontava la storia della sua infanzia. Storie di bambini indesiderati e rifiutati, storie di una società non democratica e intollerante che, in un certo senso non fanno del tutto parte del passato. Ascoltavo la sua voce e immaginavo nella mia mente le scene nell’orfanotrofio e sul lago ghiacciato. Ho passato anni cercando di visualizzare quelle scene e creare il film che avevo già nella mia testa. Ho dipinto ogni fotogramma cercando di dare corpo alla storia, ma, allo stesso tempo, tentando di mantenere quell’ impressione di ricordo […] Le storie di mia nonna mi terrorizzavano, ma sono diventate strumenti o metafore che ho usato per capire le cose. Posso ancora sentire l’odore del ghiaccio nel porto ghiacciato dove lei e sua madre andavano alla ricerca di un buco nel ghiaccio.

A. C.