precious

Regia: Lee Daniels

Genere: Drammatico

Tipologia: Disagio minorile, Conflitto familiare, Separazioni, Scuola, Violenza familiare

Interpreti : GaboureySidibe, Mo’Nique,PaulaPatton,MariahCarey,Lenny Kravitz

Origine: USA

Anno: 2009

Trama: Clarisse Precious Jones èun’adolescente che vive ad Harlem, in un ambiente cupo e degradato, in un contesto familiare dove la madre la umilia quotidianamente ed il padre abusa sessualmente di lei da quando aveva tre anni. Precious da alla luce una bambina con la sindrome di Down. A questa situazione drammatica si aggiunge la difficoltà di integrazione scolastica, dovuto anche al suo stato di grave obesità ed alla sua situazione di semi-analfabetismo che la rende oggetto di derisione costante da parte dei suoi amici. La situazione della ragazzina peggiora quando resta incinta del suo secondo bambino sempre come conseguenza degli abusi sessuali paterni, la preside della scuola giunta a conoscenza dello stato della ragazza, da un lato è costretta ad allontanarla dalla scuola ma allo stesso tempo la indirizza presso un istituto alternativo. In questa struttura Precious incontrerà la sua nuova insegnate, Blu Rain e con il suo aiuto e quello dell`assistente sociale, Mrs. Weiss, alla quale Precious parlerà delle violenze subite, troverà la forza per andare avanti. Uscita dall’ospedale la ragazza viene letteralmente assalita dalla madre che l’accusa di averle portato via il marito. E quando le comunica che il padre è morto di AIDS, Precious, scopre di essere sieropositiva, ma fortunatamente i figli no. Precious continuerà a seguire i corsi per il conseguimento del diploma e nello stesso tempo ritroverà fiducia, autostima; troncherà i rapporti con la madre e crescerà i suoi figli con più consapevolezza di se stessa e del suo diritto ad essere felice. Tratto dal romanzo Push-La storia diPreciousJones di Sapphire [Ramona Lofton], (1996).

Recensioni: Precious è una ragazza diversa: diversa dai coetanei cresciuti nei quartieri “puliti” di Manhattan, ma diversa anche dai coetanei che vivono nel suo stesso quartiere. Precious infatti è nata in un sobborgo di Harlem, abusata dal padre che la renderà madre di due bambini, odiata dalla madre, con difficoltà di integrazione scolastica anche per le sue caratteristiche fisiche.Daniels non usa facili pietismi nel penetrare la vita di una sedicenne che per certi versi non appartiene nemmeno ad Harlemdove le ragazze crescono con un destino segnato, da realizzarsi nella prostituzione, nella tossicodipendenza finendo come oggetto sessuale dei leader delle bande di quartiere. Così come drammaticamente crudo è il romanzo scritto da una ex assistente sociale basandosi sulle storie che seguiva nel suo lavoro. I silenzi di Precioussono urla, ha sete d’amore ma pensa di non essere niente e di non meritare nulla, è una bambina che grida il suo dolore: “nessuno mi vuole bene”.Ma la protagonista della pellicola è anche cocciuta, vuole un’alternativa nonostante ogni forma di violenza fisica e psichica si abbatta su di lei, non perde la voglia di sognare di essere qualcosa di diverso; i suoi momenti onirici sono i momenti di fuga dalla violenza che è costretta a subire ogni giorno. Fa male vedere questo film,è un pugno nello stomaco, soprattutto perché rappresenta una realtà troppo comune e troppo spesso volutamente trascurata, in tutto il mondo:il semianalfabetismo, l’indifferenza delle istituzioni, il disfacimento di una famiglia che non protegge ma utilizza i figli come oggetti, sono la squallida evidenza di una società che mercifica ogni cosa, ogni individuo. Una società che già scrittori come Dickens o Balzac avevano osservato e lucidamente fotografato. Precious è un oggetto usato dalla madre per l’assegno familiare e per vomitarle addosso tutto il disprezzo che in realtà prova verso se stessa; dal padre per il rapporto incestuoso che ha con lei fin da quando succhiava ancora il latte dal seno materno.Nonostante gli eventi contrari descritti nel film, il regista apre alla speranza, concedendo al personaggio l’opportunità di rivalsa contro un destino avverso e nel perfetto stile americano del “paese delle opportunità`”.Terribile il dialogo finale della madre con l’assistente sociale, e le parole di Preciuosalle due donne quando è finalmente libera, finalmente conscia delle sue potenzialità: comprende che l’assistente non può gestire il suo caso “sono troppo per lei”, comprende la pochezza della madre“non avevo capito chi eri fino ad oggi, non mi vedrai mai più”. Il finale lascia posto alla speranza,alla possibilità di lottare per ottenere un futuro diverso. Il film vince il premio Oscar nel 2010.

M. P.

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