I minori stranieri che arrivano da soli nel nostro Paese hanno storie diverse e non tutti vogliono chiedere protezione internazionale o sanno come chiederla. Per aiutarli in questa scelta il Ministero dell’interno ha realizzato, con il cofinanziamento dell’Unione europea, una guida in varie lingue.
La guida spiega ai minori stranieri non accompagnati che cosa devono fare per richiedere la protezione internazionale, chi è il tutore e come li può aiutare, come funziona l’intervista davanti alle commissioni territoriali che si occupano della richiesta di protezione internazionale.
Il tutore è un adulto che accompagna il minore nel suo percorso nel nostro Paese. «È il giudice che nominerà questa persona se i tuoi genitori non si possono prendere cura di te. Questa nomina potrebbe richiedere un po’ di tempo durante il quale sarà il responsabile della struttura dove vivi a svolgere questo ruolo. Con lui potrai parlare delle decisioni più importanti che ti riguardano e con lui potrai decidere se presentare o meno richiesta di protezione internazionale», si legge nel pieghevole.
La domanda di protezione internazionale viene esaminata dalla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, composta da quattro persone.
Nel dépliant si parla, fra l’altro, anche del Regolamento di Dublino. Il provvedimento consente ai minori che hanno familiari o parenti che si trovano in un altro paese europeo di raggiungerli in modo sicuro e legale, anche se hanno presentato una domanda di asilo e hanno lasciato le loro impronte in Italia.
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