Alessandra, un’amica, lo ha regalato a me pensando fosse una lettura adatta al mio cuore, e aveva ragione! L’ho ringraziata già moltissime volte per avermi aperto questa strada lungo la quale ho, a mia volta, invitato altre persone a osservare il bel paesaggio, quello del Vietnam, luogo dove è ambientata questa bellissima storia.

Davide, il protagonista del romanzo, è un giovane uomo che sta sopravvivendo alla vita, una serie di eventi negativi lo hanno attraversato e condotto ad uno stato emotivo congelato. Ma, e per fortuna che c’è sempre un “ma”, uno di questi accadimenti lo porterà ad evolvere in maniera meravigliosa attraverso l’aiuto di un maestro fuori dal tempo, Guilly.  Gianluca, in quanto dopo aver letto i suoi libri ci verrà da chiamarlo per nome tanta è la vicinanza che crea con il lettore, ci prende per mano e ci accompagna in uno splendido viaggio sia esteriore, in un Vietnam che ti viene la voglia di visitare, che interiore, in un’anima che non è solo quella di Davide ma è anche quella di ognuno di noi. Grazie a questo libro si impara a dare il giusto significato a determinati eventi della vita e a lasciarne andare altri. Si coglie inoltre l’invito a guardare la realtà con occhi nuovi, come insegnava anche l’antropologo, sociologo e psicologo Gregory Bateson: riconoscendo la necessità di nuove modalità sia nel pensiero che nell’azione, per far sì che il mondo ritrovi equilibrio e armonia con il proprio ambiente. Perché il mondo non siamo altro che tutti noi, insieme, in ogni infinitesima azione che spesso ci sembra erroneamente piccola e insignificante ma è invece ingranaggio del gigantesco meccanismo che è la vita.

E così si arriva alla fine del romanzo o tutto d’un fiato, catturati dalla magia che emana, o rallentando sempre di più, perché non finisca la lettura e con essa il viaggio intrapreso. Vi svelo un segreto: il viaggio non termina alla fine del romanzo ma, come ogni buon viaggio che si rispetti, la fine si trasforma in un nuovo inizio. Si interiorizza il personaggio e con lui la sua spiritualità, la sua serenità, la sua pace e, perché no, anche l’accettazione necessaria per essere noi stessi cambiamento.

E come dice Gianluca: “Se impari ad amare profondamente te stesso, l’universo intorno a te e la vita, succede sempre qualcosa di meraviglioso: questo momento. Qui e ora. Non hai bisogno di nient’altro per essere felice”.

Non vi resta che… passare il favore!

Silvia Cantelli, educatrice professionale

Gianluca Gotto, Succede sempre qualcosa di meraviglioso, Mondadori, 2021

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