È la tesi realizzata dalla dott.ssa Federica Della Botte, Master di II livello Tutela, diritti e protezione dei minori, Unife, a.a. 2022-2023, relatore Joseph Moyersoen. Attraverso il caso di J., nome di fantasia e riferito a un minore che la tesista ha effettivamente seguito negli ultimi anni come Assistente sociale, caso che costituisce il filo rosso di tutto il lavoro, la dott.ssa Della Botte è riuscita a declinare in modo coerente, con un linguaggio tecnico, chiaro e fluido, e partendo da un buon inquadramento teorico, il tema della devianza minorile nelle sue varie forme e manifestazioni, e quello degli interventi che gli operatori sociali possono mettere in campo con la finalità del recupero e reinserimento sociale. Anche gli istituti del processo penale minorile, fondamentali quali cornici dei citati interventi, sono stati ben declinati, in particolare la messa alla prova, anche alla luce delle modifiche introdotte con il recente Decreto Caivano. Con il “Diario di bordo”, la tesista è riuscita a raccontare, nel quotidiano, i passaggi più rilevanti del faticoso percorso di J. Un altro filo rosso della tesi è l’empatia, valore prezioso per chi opera in questo settore, sempre bilanciato con competenza e specializzazione. Significativa è la frase finale: “Il nostro obiettivo deve essere comprendere, sostenere e accompagnare ma sempre consapevoli che ad un certo punto dovremo “uscire di scena”, perché “nella mia fine è il tuo inizio”.

Tesi:

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