Paragoniamo l’inserimento nel mondo del lavoro in Italia ad una gara di corsa: da che linea di partenza partono le donne e gli uomini? E una volta ottenuto il lavoro, da che linea partono nella conciliazione tra vita professionale, cura dei figli, faccende domestiche e trigenerazionale?
Vorrei condividere un filmato di FanPage che ho trovato interessante. Dura solo 3 minuti e 18; visionatelo e poi provate ad immaginare altre domande/affermazioni per i/le partecipanti traendo spunto dalla vostra vita lavorativa e/o personale.
Il link è il seguente:
https://www.facebook.com/fanpage.it/videos/417822898991314/
Come avrete notato questo video ha il pregio di rendere visivamente quanto può essere grande il divario tra i generi in differenti aree. Oggi vorrei soffermarmi insieme a voi sul distacco lavorativo (e forse prima ancora delle scelte nei percorsi scolastici) poiché credo sia un tema sempre più importante da approfondire. A voi, dopo la visione del corto, che domande/affermazioni verrebbero in mente da proporre? A me, libera professionista e con contratti autonomi da sempre che accolgo le confidenze di tante mamme e avendo da poco letto il report “Le equilibriste: la maternità in Italia del 2022” a cura di Save The Children ne sono venute in mente alcune:
Fai un passo indietro se almeno una volta dal 2020 hai pensato di abbandonare il tuo lavoro per impegni familiari.
Fai un passo indietro se in alcuni momenti della tua carriera per fare andare avanti il tuo/la tua partner a livello lavorativo hai richiesto un part time/diminuzione di orari/ o hai lasciato contratti.
Fai un passo avanti se hai un contratto a tempo indeterminato full time e non hai problemi a fare eventuali straordinari quando ne hai voglia/necessità.
Fai un passo avanti se il tuo stipendio mensile è più alto di quello della tua collega donna.
Fai un passo indietro se lo smart working per te in pausa ha significato lanciare lavatrici, stendere i panni, rifare i letti e/o preparare pranzi.
Fai un passo indietro se nonostante tu abbia un/una partner, quando per lavoro dormi fuori una notte ti è stato chiesto: “Beh ma come fai con i tuoi bambini”? “Li lasci da soli?”.
Fai un passo indietro se quando spegnevi la videocamera nelle riunioni ed ascoltavi, intanto stiravi o facevi altri lavori per tirarti avanti con le faccende.
Resta ferma/o se avresti voluto dei figli o più figli ma vista la tua situazione lavorativa hai rinunciato.
Fai un passo indietro se hai sentito la responsabilità del supporto ai tuoi figli nei periodi di didattica a distanza (lock down) e durante le varie quarantene per Covid-19.
Fai un passo indietro se il tuo datore di lavoro/datrice di lavoro non si è preoccupata/o di venirti incontro nei vari periodi di didattica a distanza (lock down) e durante le varie quarantene dei tuoi figli e per questo hai utilizzato ferie, aspettative, permessi pagati o non pagati.
Fai un passo indietro se hai sentito la responsabilità dell’eventuale contagio ai nonni e non hai potuto utilizzare il loro aiuto nei periodi di didattica a distanza (lock down) e durante le varie quarantene dei tuoi figli per Covid-19 e ti sei assunto/a tu il carico di quel periodo.
Se sei una madre/padre con una carriera di tipo manageriale/alto livello (e il tuo stipendio è quello più importante in famiglia) fai un passo indietro se i problemi/difficoltà dei tuoi figli vengono spesso correlati alla tua assenza a causa del tuo lavoro da chi ti è vicino e questo ti fa sentire in colpa/biasimato/a.
Fai un passo indietro se sei stata/o costretta/o a scegliere in qualche modo tra carriera lavorativa e maternità/paternità.
Fai un passo indietro se la scuola che hai fatto alle superiori è stata scelta anche in base al tuo genere.
Fai un passo indietro se i primi anni di vita dei tuoi figli hai pensato di stare a casa dal lavoro poiché i nidi/baby-sitter costavano troppo e forse non ne valeva la pena di andare a lavorare.
Fai un passo avanti se prima/dopo il lavoro esci con amici/amiche, vai in palestra o fai attività per te stesso/a e non ti senti in colpa o biasimato per ritagliarti questi spazi per te stesso/a o per togliere energie da dedicare alla gestione della casa o ai figli.
Quante affermazioni si potrebbero creare e proporre ai/alle corridori/e sulla vita lavorativa e sul periodo pandemico e post pandemico? Quali aggiungereste?
Il video ha il pregio di rendere visibile il divario esistente nelle realtà attorno a noi. Tale disparità è in linea con il report citato e con i dati Istat più recenti. Riconoscerlo, guardarlo, non confonderlo con meriti inesistenti è forse il primo passo fondamentale per iniziare a colmarlo e creare politiche di pari opportunità mirate ed una cultura più fluida, libera da pregiudizi, discriminazioni sociali, scolastiche e lavorative.
Licia Barrocu