La scorsa settimana abbiamo salutato il prof. Andrea Canevaro, ma continueremo a pubblicare le riflessioni che aveva predisposto per questa sua rubrica. Un’eredità preziosa che ci permette di averlo ancora tra noi e di non dimenticare i suoi insegnamenti.

Pinocchio e gli intrecci dei cambiamenti. L’ICF

Nel Maggio 2001 l’OMS ha pubblicato la “Classificazione internazionale del funzionamento, della salute e della disabilità”, l’ICF, riconosciuto da 191 Paesi come il nuovo strumento per descrivere e misurare la salute e la disabilità delle popolazioni.

La Classificazione ICF pone nuovi principi che evidenziano l’importanza di un approccio integrato, tenendo conto dei fattori ambientali, e prendendoli in considerazione in maniera sistematica. Questo approccio permette la correlazione fra stato di salute e ambiente arrivando così alla definizione di disabilità come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole.

Accettare la filosofia dell’ICF vuol dire considerare la disabilità un problema che non riguarda i singoli cittadini che ne sono colpiti e le loro famiglie ma che coinvolge tutta la comunità e, innanzitutto, le istituzioni.

L’ICF di Pinocchio. Storia di metamorfosi: da pezzo di legno, a burattino, a cane da guardia, a somaro, a bambino …

Pinocchio, ovvero la storia di molte metamorfosi, piccole e grandi. Elenchiamole:

–           pezzo di legno di poco valore, che il falegname intende trasformare in una gamba di tavolino.

–           burattino, chiamato Pinocchio.

–           impiccato a una quercia.

–           Pinocchio con febbre alta.

–           il suo naso si allunga in modo straordinario.

–           malandrino.

–           cane da guardia.

–           pesce burattino.

–           somaro.

–           tamburo (rischio, ipotesi…).

–           il somaro ridiventa un burattino di legno.

–           legna da ardere.

–           un ragazzo in carne e ossa.

Un percorso come minimo avventuroso. Lo possiamo rendere ancor più avventuroso utilizzando, per accompagnarlo, l’ICF? Proviamo?

In ogni metamorfosi, o cambiamento, realizzata o minacciata, vogliamo prendere in considerazione il funzionamento in rapporto con il contesto. Ed esaminare quali possibili occasioni di empowerment si presentano e potrebbero essere valorizzate. 

Dovremo capire l’ICF, familiarizzarci con le sue indicazioni terminologiche: le Funzioni Corporee, le Strutture Corporee, le Attività e la Partecipazione e i Fattori Ambientali. Dovremo capire i “domini” e il senso dei “qualificatori”…

Il Grillo Parlante è un tecnico del Servizio Socio Sanitario?

Anche la Fata?

Quali progetti di vita ha Pinocchio nelle sue diverse metamorfosi?

Quali reti sociali ha Pinocchio nei diversi ambienti in cui realizza il suo percorso e le sue metamorfosi?

Un buon uso dell’ICF avrebbe risparmiato qualche brutta esperienza a Pinocchio?

Andrea Canevaro, pedagogista, professore emerito dell’Università di Bologna