Il fenomeno del cyberbullismo è il tema delSupplemento on line alla rivista Rassegna bibliografica 4/2013.
Il percorso di lettura di Antonella Brighi, Sandra Maria Elena Nicoletti e Annalisa Guarini, docenti all’Università di Bologna, parte dalla definizione del termine cyberbullismo descritto come «un atto aggressivo, intenzionale, agito da un gruppo o un individuo, usando forme di contatto elettronico, ripetutamente nel tempo contro una vittima che non può facilmente difendersi».
Seguono l’analisi della relazione esistente tra bullismo tradizionale e cyberbullismo e la descrizione delle caratteristiche proprie di quest’ultimo fenomeno (utilizzo delle nuove tecnologie e modalità di aggressioni), mentre il paragrafo conclusivo approfondisce i percorsi di prevenzione e intervento in ambito internazionale e nel contesto italiano descritti attraverso gli studi presentati.
Il percorso filmografico di Marco Dalla Gassa, docente di storia e critica del cinema all’Università Ca’ Foscari di Venezia, denuncia come rispetto allo specifico tema del cyberbullismo, il mezzo cinematografico abbia sottovalutato il fenomeno volgendo l’interesse più agli aspetti di dipendenza da internet che a quelli legati alle complesse modalità di aggressioni agite in rete.
Si descrivono, quindi, i pochi film prodotti in questi ultimi anni dove il fenomeno del cyberbullismo è centrale sia dal punto di vista tematico che raffigurativo: Chatroom – I segreti della mente, di Hideo Nakata (Regno Unito, 2010); Cyberbully, di Charles Binamè (USA, 2011) e Disconnect, di Henry-Alex Rubin (USA, 2012).