Chi sono e cosa provano? La traduzione letteraria è “fratelli e sorelle”. Ma l’articolo che allego e che presenta il libro omonimo si riferisce ad una specificità.

20190125_082906-2-1024x723

Il cinema e la letteratura ce li hanno fatti conoscere più o meno recentemente cercando di dare voce a diversi aspetti emotivi e sociali della vita dei fratelli e delle sorelle di bambini/e con disabilità. Penso a “Tutti pazzi per Mary” del 1998 un’esilarante commedia in cui tutti erano innamorati di Mary appunto …ma solo colui che diventa autenticamente amico del fratello disabile la conquisterà. Ripenso al recente film “August” tratto dal best seller Wonder il cui protagonista ha una sorella di nome Via o ancora al libro “Mio fratello rincorre i dinosauri: Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più” di Giacomo Mazzariol, fratello appunto di un bambino speciale. Più o meno protagonisti o a volte sullo sfondo delle storie citate sono i fratelli e le sorelle di bambini e ragazzi disabili ossia i Siblings. L’articolo allegato ci aiuta a dare un nome e a conoscere le emozioni che spesso essi provano a seconda delle fasce di sviluppo e di età. Per chi frequenta e conosce famiglie con bambini disabili può essere qualcosa che si conosce già: la tenerezza che spesso da fuori proviamo per il fratellino o la sorellina che ci appaiono in secondo piano, silenziosi, abituati all’assenza e “invisibili” soprattutto agli occhi del genitore che si occupa principalmente del bambino disabile che ha bisogno costante di attenzione è spesso la spia di tali potenti emozioni. La gelosia e la rabbia a cui spesso assistiamo che a volte gli fa “silenziosamente” spaccare oggetti, castelli di sabbia mutamente ma con troppa rabbia e all’improvviso o anche l’invidia che percepiamo….l’invidia di poter disporre di una “simbiosi” di accudimento esclusiva e che a seconda che si sia il fratello maggiore la si vede portata via a volte troppo in fretta o tout court, oppure se si è il più piccolino di sente di averne diritto ma senza poterlo dire. Ma anche i sentimenti di vergogna sociale entrando nell’adolescenza, che feriscono chi li prova tanto quanto la famiglia quando li intercetta: “Non so come dirtelo ma mi hanno detto che dice di essere figlio unico? Non capisco da piccolo lo proteggeva sempre, perché?” L’articolo di presentazione al libro mostra già una complessità di emozioni e sentimenti naturali discoprendone nomi molto comuni che forse, se pronunciati, possono essere meglio comprese e condivisi da tutte le persone che ruotano attorno al bambino disabile. L’articolo mette al centro i fratelli e le sorelle e sottolinea come sia fondamentale “per loro indovinare la strategia per ottenere la dose di attenzioni che permette di crescere come persone”e, aggiungo, che forse questa ricerca la si può facilitare insieme a persone della famiglia (memorabile per chi ha visto il film August “ la figura della nonna nei confronti della sorella del bambino”), insieme a vicini/amici della famiglia, ad educatori/insegnati che conoscono e comprendono le emozioni di questi fratelli, ai care-givers allargati o ad esperti esterni chiamati in particolari momenti di cambiamento del ciclo vitale o di difficoltà (nell’ottica dei sistemi ecologici di Bronfenbrenner).

Licia Barrocu, Maggio 2018

Documento Word 2007 Siblings, come prendersi cura di fratelli di bambini in difficoltà.doc

A distanza di alcuni mesi ritorno sul tema siblings, questa volta intrecciato al gravissimo fenomeno del bullismo:il siblings si fa “denuncia sociale”, come recita il titolo dell’ articolo in allegato, attraverso le parole del fratello di un ragazzo con autismo che racconta sui social le ingiurie, le vessazioni, subite dal fratello da parte di coetanei e istituzioni.  Emerge prepotentemente, in un quadro così complesso, il senso di solitudine e di esclusione che sopraffanno sia la vittima diretta di bullismo che i fratelli – spesso portavoce di tale situazione di invisibilità-evidenziando come un tessuto sociale positivo può non solo essere protettivo nei confronti dei ragazzi con disabilità ma supportivo nei confronti dei siblings nell’affrontare  le difficoltà, fragilità del fratello/sorella  senza eccessi di responsabilizzazione, ma in un’ottica di cura condivisa.

Documento Word 2007 Bullismo e autismo.docx

Licia Barrocu, Marzo 2019